Gennaio 12

Accertamento e controlli – Poteri degli uffici

Rifiuto di esibizione dei documenti Elemento soggettivo – Necessità del dolo (Cass. 2.12.2015 n. 24503)

La Suprema Corte è nuovamente intervenuta sulla disposizione procedimentale preclusiva (art. 32, co. 4, D.p.r. n. 600/1973 e art. 52, co. 5, D.p.r. n. 633/1972) secondo cui, se nel corso della verifica, il contribuente si rifiuta di esibire libri, registri, scritture e documenti, essi non possono essere presi in considerazione a favore del contribuente ai fini dell’accertamento in sede amministrativa o contenziosa.

Secondo i giudici di legittimità, il c.d. “rifiuto di esibizione” dei documenti opposto dal contribuente nella fase amministrativa comporta l’inutilizzabilità dei medesimi solo se connotato da dolo, e non da semplice colpa.

Gennaio 12

Contraddittorio preventivo – Accertamento e controlli – Verifica fiscale

Indagini “a tavolino” – Tributi “armonizzati” e non “armonizzati” (Cass. SS.UU. 9.12.2015 n. 24823)

Secondo le Sezioni Unite della Cassazione nell’ordinamento tributario nazionale non esiste un principio generale che impone all’Amministrazione finanziaria un obbligo generalizzato circa l’instaurazione del preventivo contraddittorio con il contribuente. Ne consegue che, nelle c.d. “indagini a tavolino”, è legittima la notifica dell’avviso di accertamento senza la necessità che il contribuente sia precedentemente convocato presso gli uffici.

Dicembre 29

Contratto di leasing

Azioni esperibili dall’utilizzatore e obblighi della società di leasing

Corte Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza del 5 ottobre 2015, n. 19785

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono state chiamate recentemente a fare chiarezza sui rimedi esperibili da parte dell’utilizzatore in caso di vizi e difetti del bene concesso in leasing qualora gli stessi redano inutilizzabile il suddetto bene.

Dicembre 21

Apologia dello Stato Islamico su internet

Istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo

Cassazione Penale, Sez. I, 1 dicembre 2015  n. 47489 – Presidente Chieffi, Relatore Rocchi

Con la pronuncia n. 47489 depositata il 1° dicembre 2015, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che “integra l’elemento soggettivo del delitto di cui all’art. 414 c.p. (Istigazione a delinquere), aggravato dalla finalità di terrorismo, la diffusione, su siti internet di libero accesso, di scritti, redatti in lingua italiana e rivolti ad un pubblico di soggetti radicati sul territorio nazionale, realizzati con stile incisivo

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