Cassazione Penale, Sezione Quinta, 24.03.2017 n. 17819
Con la pronuncia n. 17819/2017 la Quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha precisato che il reato di bancarotta patrimoniale prefallimentare è un reato di pericolo concreto, nel senso che l’atto di depauperamento deve risultare idoneo a mettere in pericolo il patrimonio della società in relazione agli interessi della massa dei creditori e deve permanere tale fino all’epoca che precede l’apertura della procedura fallimentare.
In particolare, la Suprema Corte ha precisato che il pericolo previsto dalla bancarotta prefallimentare deve necessariamente essere correlato all’idoneità dell’atto di depauperamento a creare un vulnus all’integrità della garanzia dei creditori in caso di apertura della procedura concorsuale. Creditori da intendersi non come singoli ma come categoria.
Ciò posto, i giudici hanno altresì chiarito che l’analisi necessaria ad accertare l’esistenza del pericolo deve poggiare su criteri “ex ante”, laddove per anteriorità deve intendersi il momento dell’azione tipica e la permanenza o meno della situazione fino all’apertura della procedura fallimentare, senza che possano acquisire rilevanza fattori non imputabili come un tracollo economico.