Novembre 25

AIGA partecipa alle audizioni presso la Commissione Giustizia di Palazzo Madama sul DDL in materia di equo compenso: il punto di vista della giovane avvocatura

Nella giornata odierna si sono tenute le audizioni presso la Commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge in materia di equo compenso.

“Il Disegno di legge in materia di equo compenso rappresenta un progetto di riforma che concretizza anni di battaglie portate avanti da #AIGA, per tale motivo auspichiamo che il testo venga approvato il prima possibile”, afferma l’avv. Francesco Paolo Perchinunno, Presidente Nazionale di AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati).

“La risposta legislativa all’esigenza di garantire ai professionisti una equa retribuzione parametrata alla quantità e alla qualità del lavoro rappresenta un importante passo avanti nella tutela della dignità della professione forense. Tuttavia, il DDL sull’equo compenso presenta ancora delle criticità” sostiene l’avv. Valentina Brecevich, Coordinatore del Dipartimento AIGA Dignità del Lavoro.

Per tali motivi AIGA auspica che i competenti organi legislativi accolgano le istanze avanzate dalla giovane avvocatura principalmente rivolte a:
• estendere la tutela prevista dalla legge sull’equo compenso anche agli agenti della riscossione e alle agenzie di cartolarizzazione, anche alla luce della capillarità, a livello nazionale, del contenzioso tributario dell’Agenzia delle Entrate e degli agenti della riscossione;
• limitare la rilevanza deontologica della condotta del professionista ai soli casi in cui la violazione delle disposizioni in materia di equo compenso si sostanzi in un comportamento attivo dello stesso e non anche alla mera adesione alle condizioni della convenzione unilateralmente predisposta dal “cliente forte”;
• introdurre un termine entro il quale gli accordi e le convenzioni in corso dovranno essere oggetto di rinegoziazione al fine di renderli conformi alle disposizioni di cui alla presente legge.

Novembre 25

AIGA: inaccettabile compromissione dell’accesso alla giustizia

L’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), esprime forte preoccupazione e profondo disappunto per il testo aggiornato del Disegno di Legge di Bilancio 2022 che approderà in Senato nella giornata di domani, laddove, all’art. 192, è testualmente statuito che «in caso di omesso pagamento del contributo unificato, ovvero nel caso in cui l’importo versato non è corrispondente al valore della causa dichiarato dalla parte ai sensi dell’art. 15, comma 1 (del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115), anche quando sono utilizzate modalità di pagamento con sistemi telematici, il personale incaricato non deve procedere alla iscrizione a ruolo».
La proposta di modifica si pone in netto contrasto con il costante orientamento giurisprudenziale, costituzionale e di legittimità che, da ultimo, con l’ordinanza della Corte di Cassazione, Sez. III^, n° 9664/2020 del 26 maggio 2020, ha affermato come: «il deposito con modalità telematica si ha per avvenuto al momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della Giustizia. Da quel momento, essendosi perfezionato il deposito, non residua pertanto alcuno spazio per un rifiuto di ricezione degli atti per irregolarità fiscali degli stessi, ai sensi dell’art. 285 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, da parte del cancelliere, il quale provvederà alla riscossione delle somme dovute con le modalità ordinarie indicate dal Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia – Direzione generale della Giustizia Civile, con nota del 4 settembre 2017 n. 164259».
È, dunque, inaccettabile – commenta il Presidente Perchinunno – subordinare l’accesso alla giustizia e la tutela dei diritti ad adempimenti meramente fiscali, il cui buon esito, peraltro, dipende molto spesso da disfunzioni legate a malfunzionamento dei sistemi di pagamento resi disponibili dal Ministero della Giustizia o da prassi dei singoli Tribunali difformi rispetto alle circolari interpretative emesse dallo stesso Ministero.
L’AIGA, pertanto, confida in un immediato “dietrofront” del Governo al fine di non intaccare oltremodo il diritto di difesa e il conseguente accesso alla giustizia da parte dei cittadini, già clamorosamente compromessi da un sistema giudiziario inidoneo a garantire il pieno rispetto e la completa applicazione dei principi costituzionalmente garantiti, a causa della inefficienza della organizzazione degli uffici giudiziari su cui si dovrebbe tempestivamente intervenire.

Ottobre 15

Mobbing e onere della prova: dalla diagnosi medica all’accertamento del nesso di causalità

Il percorso formativo dal titolo “Mobbing e onere della prova: dalla diagnosi medica all’accertamento del nesso di causalità” si terrà in diretta e Learning il giorno 15 ottobre 2021 dalle ore 15.00 alle ore 17.30.

Evento gratuito e accreditato per n. 2 crediti formativi in materia non obbligatoria (diritto del lavoro) ai fini della formazione professionale per gli avvocati. Prenotazioni su SFERA. 

Con questo appuntamento, si intende fare il punto su un tema classico del diritto del lavoro, ma sempre di grande attualità, quale è il mobbing. Ne verranno quindi delineati gli elementi costitutivi,
mettendo in luce le differenze dal c.d. “straining”, sulla scorta della più recente casistica giurisprudenziale. I contenuti multidisciplinari dell’incontro abbracciano non solo l’ambito strettamente giuridico, ma approfondiscono anche l’importante aspetto medico-scientifico della diagnosi clinica circa la patologia del lavoratore.

L’intenzione, infatti, è quella di rappresentare agli operatori del diritto la problematicità dell’accertamento in giudizio della fattispecie, evidenziando la circostanza che le condotte materiali concretamente realizzate debbano poi essere vagliate nella loro dimensione processuale. In tal senso, l’incontro si propone l’obiettivo di fornire la visione delle principali questioni attinenti al nucleo centrale del tema, dal punto di vista non solo dottrinale e giurisprudenziale, ma anche considerando l’approccio casistico con metodo induttivo fornito dalla scienza medica di riferimento.

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