Maggio 9

Un corso di formazione del tutto atipico…. Un corso di teatro per avvocati

A partire dallo scorso 9 marzo, per cinque incontri, una dozzina di avvocati hanno partecipato ad un corso di formazione del tutto atipico. Non è stata approfondita l’ultima novità normativa o giurisprudenziale. Non sono stati toccati aspetti deontologici. È stato un corso di teatro dal titolo “Teatro e comunicazione: la comunicazione come messa in gioco delle risorse individuali”, guidato dalla regista, attrice e formatrice Silvia Barbieri.
Perché un corso di teatro per avvocati? Perché è importante essere consapevoli, oggi come non mai, che l’essere avvocato non può ridursi alla sola conoscenza della Legge. Non lo può essere nel rapporto con il cliente e nemmeno con i colleghi. Non può essere solo tecnicismo nemmeno di fronte al Giudice. C’è molto di più. Ci sono l’empatia, la resilienza, il capire i tempi, i gesti e le parole che sanno fare la differenza. Il saper dire senza parlare per dare più significato alle nostre intenzioni.
Il corso di teatro è stato questo, o forse molto di più. È stato mettersi in gioco, sicuramente. Ma non solo. È stato un momento dove il saper improvvisare ed il percorrere terreni non conosciuti sono stati i protagonisti. La ragione ha lasciato spazio alla corporeità, alla fisicità, alla gestualità, ai tempi scenici e teatrali. Le soft skills sono state messe al centro, studiate e portate alla loro massima espressione. Perché per fare la differenza non solo sono importanti, spesso sono fondamentali.
Dopo aver vissuto in prima persona con passione quest’esperienza ed aver visto l’entusiasmo negli occhi degli altri partecipanti, concludo con quattro parole: arrivederci al prossimo corso!

Avv. Elena Gambirasio

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Maggio 7

Aiga Bergamo presente al Lab@avvocaturaGiovane presso il CNF

Aiga Bergamo (con l’avv. Erika Trio, delegata dal COA) ha partecipato all’ultimo incontro del #Lab@vvocaturaGiovane, tenutosi a Roma il 4.5.2016.
Scopo della commissione #Lab@vvocaturaGiovane, istituita presso il C.N.F. e coordinata dall’avv. Anna Losurdo è quello di promuovere la rete per individuare azioni positive, progetti di start up, studiare incentivi e sgravi fiscali per i giovani avvocati.
Il modello che ha caratterizzato il primo incontro (tenutosi a Roma lo scorso novembre) e che ispira il progetto della commissione non è quello assembleare, ma quello del seminario interattivo, della tavola rotonda come luogo di confronto delle problematiche della giovane avvocatura italiana.
Durante il secondo incontro del #LAb (dell’11 febbraio c.a.), sono stati istituiti 11 tavoli di lavoro, nei quali AIGA è sempre stata presente, su diverse tematiche quali: gli incentivi fiscali per i giovani avvocati, i modelli organizzativi dello studio legale, l’avvocato monomandatario, le forme di discriminazione per età nella legge n. 247/2012 e nei regolamenti attuativi, l’analisi dei flussi delle iscrizioni agli ordini degli avvocati negli ultimi 5 anni, la previdenza e l’assistenza forense, i finanziamenti europei, le nuove tecnologie, la formazione specialistica, l’organizzazione degli eventi al CNF e, infine, le ADR.
Durante il terzo incontro di maggio, ogni sottocommissione ha presentato i propri progetti di lavoro.
Per quel che riguarda, nello specifico, il c.d. TecnoLab (tavolo delle nuove tecnologie), al quale ha partecipato l’avv. Trio come delegata di AIGA Bergamo, la proposta elaborata consiste in una “App.” per i cellulari che prevede una piattaforma per le sostituzioni in udienza a livello nazionale, con eventuali implementazioni mediante l’inserimento di dati come le prassi dei vari uffici giudiziari, la modulistica specifica e banche dati.

Maggio 5

Le Sezioni unite sull’applicabilità del nuovo art. 131 bis c.p. alle contravvenzioni stradali

Cass. SS.UU n. 13681 e n. 13682 del 25.02.2016

Con le sentenze in commento le Sezioni unite della corte di Cassazione si sono pronunciate sulle questioni relative alla possibilità di applicare la nuova causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto alle fattispecie contravvenzionali previste dall’art. 186 comma II° lett. b) e c) CdS (guida in stato di ebbrezza) nonché dall’art. 186 comma VII° CdS (rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici).

La soluzione adottata dal Supremo Collegio per entrambe le questioni è stata di segno positivo.

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