Le commissioni istituite presso la Camera e il Senato stanno dando pareri sostanzialmente positivi sugli schemi di decreti ministeriali relativi all’esercizio continuativo della professione forense, al tirocinio forense e al tirocinio presso gli uffici giudiziari.
Sono state, invece, mosse alcune osservazioni sul discusso schema di decreto relativo all’esame di abilitazione alla professione, in quanto la Commissione giustizia del Senato ha richiesto: una maggiore precisione in merito alle procedure di controllo dei candidati durante lo svolgimento delle prove scritte; che i plichi contenenti gli elaborati siano affidati alla polizia giudiziaria nella fase di trasferimento; che medio tempore e, almeno fino al 2017, i candidati possano ancora utilizzare i codici annotati con la giurisprudenza; che il Ministero riveda il sistema di svolgimento della prova orale mediante data base, in modo che non venga svalutato il ruolo delle commissioni o sottocommissioni locali.
Meno critico appare, invece, il parere espresso dalla Camera dei Deputati, che ha richiesto, in particolare, di considerare quali profili di valutazione della prova scritta: la conoscenza degli orientamenti giurisprudenziali degli istituti giuridici sottesi al quesito proposto e l’adeguata capacità argomentativa del candidato.