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AIGA INCONTRA I RESPONSABILI GIUSTIZIA DEI PARTITI POLITICI

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È stato un confronto proficuo e costruttivo quello tenutosi l’1 settembre 2022 a Roma con i responsabili giustizia dei principali partiti politici gli on.li Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), Simonetta Matone (Lega), Angela Salafia (M5S), Carolina Varchi (Fratelli d’Italia), Andrea Mazziotti di Celso e Rita Iorio (Azione) e Anna Rossomando (Partito Democratico).

In tale occasione abbiamo consegnato ai parlamentari presenti le nostre proposte di legge evidenziando la necessità di andare “oltre il mito del rito” rappresentando loro che per rendere più celere ed efficiente la giustizia non serve riformare ancora una volta i riti, prevedendo peraltro termini sempre più stringenti per gli avvocati, ma è indispensabile aumentare la pianta organica dei magistrati e del personale amministrativo, completando il processo di digitalizzazione a partire dagli uffici del giudice di pace e dal processo penale telematico. Abbiamo quindi evidenziato la necessità di prevedere la figura del “manager del tribunale“, ponendo ai vertici degli uffici giudiziari persone con capacità manageriali in quanto riteniamo che, di fatto, il tribunale sia sostanzialmente un’azienda pubblica e come tale deve essere gestita.

Abbiamo inoltre evidenziato la necessità di approvare la cd. “legge su equo compenso” entro la fine della presente legislatura inserendola tra gli atti degli affari correnti del Governo, di semplificare ed accelerare le procedure di liquidazione del patrocinio a spese dello Stato, nonché di prevedere l’introduzione di un regime fiscale agevolato per l’avvio degli studi professionali.

Abbiamo evidenziato la necessità di incentivare le aggregazioni tra professionisti a partire dalla “rete tra professionisti” e prevedendo l’introduzione della “Associazione tra professionisti a responsabilità limitata“.

Abbiamo evidenziato infine la necessità di rivedere l’accesso alla professione forense prevedendo:

  • una laurea in giurisprudenza più professionalizzante, anche attraverso l’istituzione delle cd. “cliniche legali”;
  • lo svolgimento della pratica esclusivamente presso gli studi legali, affiancata dalla frequentazione della scuola forense (possibilmente gratuita o mediante la previsione di bandi ad hoc);
  • la reintroduzione del cd. “patrocinio abilitante”, in luogo del cd. “patrocinio sostitutivo”, permettendo così al praticante di patrocinare cause proprie;
  • un Esame di Stato che costituisca la valutazione del percorso formativo svolto e che consti di una sola prova scritta, l’atto giudiziario, e di una prova orale consistente nella soluzione di un caso pratico e dalla conoscenza dell’ordinamento forense e deontologia.

Ringraziamo i parlamentari presenti che, come sempre, hanno ascoltato con molta attenzione le nostre proposte nella speranza che, come già in passato, diventino leggi.