Lug 11

Forum dei Giovani Professionisti: aggregazioni tra professionisti, un’opportunità di crescita

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Lo scorso 8 luglio si è tenuto presso l’Una Hotel di Lido di Camaiore l’appuntamento annuale del Forum dei Giovani Professionisti dal titolo “Le aggregazioni professionali, un’opportunità di crescita” che ha visto la partecipazione di prestigiosi relatori, tra i quali gli onorevoli Chiara Gribaudo, Augusta Montaruli, Andrea Mandelli e Jacopo Morrone, nonché il Presidente di ASLA, Giovanni Lega, ed il Vicepresidente Nazionale Aiga Carlo Foglieni, moderati dal conduttore e giornalista RAI Tre Giampietro Marazzo.

“Negli ultimi trent’anni il modello dello studio mono-professionale è entrato gradualmente ed irreversibilmente in crisi, essenzialmente per tre di ragioni:

  1. in primo luogo, l’aumento esponenziale della concorrenza, anche da parte di società para-legali.
  2. in secondo luogo, la proliferazione incontrollata della normativa di riferimento e, conseguentemente, la domanda di prestazioni da parte della clientela è divenuta assai più complessa e difficile da gestire per un singolo professionista;
  3. in terzo luogo, la riduzione dei  potenziali clienti pro-capite dovuta dalla diminuzione delle aziende iscritte nel registro delle imprese, dalla diminuzione della popolazione italiana a causa del decremento demografico e dalla sfiducia dei cittadini verso la giustizia, che sempre di più rinunciano a tutelare i propri diritti.

A ciò si aggiunga infine la grave contrazione dei redditi causata, oltre che dalla perdurante crisi economica e finanziaria, anche e soprattutto dall’abolizione delle tariffe professionali con conseguente aumento del fenomeno della cd. “selezione avversa sul mercato delle prestazioni dei servizi legali” (i clienti scelgono sovente l’avvocato più economico), a fronte di un esponenziale aumento dei costi per la gestione dello studio professionale e di un costante aumento della pressione fiscale e previdenziale.

Conseguenza? Come è emerso dal rapporto di Cassa Forense/Censis del 2022, un avvocato su tre pensa di abbandonare la professione.

Da qui la necessità di determinare una significativa spinta per gli studi professionali ad organizzarsi secondo modelli più complessi, in grado di far fronte all’evoluzione del mercato e lavorare secondo criteri aziendali di autonomia organizzativa e massima reddittività, per cercare di essere più competitivi e per ridurre i costi.

L’aggregazione fra professionisti può costituire un valido strumento per superare la crisi e, considerati gli ultimi dati, sembra che anche gli avvocati – sinora i più cauti nell’aggregarsi stante la forte personalizzazione del rapporto con la clientela e la minor ripetitività dell’attività legale rispetto ad altri servizi – abbiano iniziato a comprendere tale opportunità, anche grazie all’attività di sensibilizzazione verso la cd. “cultura dell’aggregazione” promossa in questi anni dalle istituzioni e dalle associazioni forensi, tra cui l’AIGA.

Infatti, negli ultimi anni le richieste di aggregazione tra professionisti, anche da parte di studi legali di medio-piccole dimensioni, sono gradualmente aumentate.

I giovani avvocati sono quindi pronti ad accettare la sfida delle aggregazioni professionali. Tuttavia, vi è la necessità che lo Stato agevoli i processi aggregativi, mediante una legislazione civilistica e soprattutto fiscale che le renda appetibili. Attualmente la legislazione ed il sistema fiscale italiano non agevolano, anzi, frenano, le aggregazioni tra professionisti.

La giovane avvocatura è infatti consapevole che l’aggregazione tra professionisti sia un’opportunità di crescita e possa rappresentare uno strumento di ripartenza degli studi mono-professionali, di collaborazione, di approccio al mercato in tutte quelle realtà che dapprima la crisi economica e poi quella pandemica hanno gravato e svuotato di risorse e non solo.

È altresì convinta che le aggregazioni tra professionisti siano un’opportunità da agevolare ed è per questo che chiediamo agli illustri parlamentari presenti a questa tavola rotonda di attuare le auspicate e necessarie modifiche sotto il profilo civilistico e fiscale”.

Questa una breve sintesi dell’intervento del Vicepresidente Nazionale Carlo Foglieni, socio Aiga Bergamo, nel corso del Forum dei Giovani Professionisti!