Ott 3

AIGA: CHIEDE UN “PIANO GIUSTIZIA” NEI PROGETTI DEL RECOVERY PLAN

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Dalla ricerca realizzata da “The European House-Ambrosetti” presentata in occasione del Forum Ambrosetti dal titolo “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” si è stimato che i ritardi della giustizia civile costano all’Italia circa 40 miliardi di PIL e disincentivano inevitabilmente gli investimenti esteri nel nostro Paese. Il reparto della giustizia non può quindi non rientrare nel piano nazionale di ripresa e di resilienza che l’Italia dovrà presentare alla Commissione Europea nei prossimi mesi una volta completato l’iter di approvazione dei regolamenti attuativi del Recovery Plan europeo.

È necessario includere – precisa il Presidente Antonio De Angelis – nei progetti del Recovery Plan un “piano nazionale giustizia” che preveda la digitalizzazione delle procedure, la sperimentazione dell’intelligenza artificiale e la degiurisdizionalizzazione mediante il potenziamento dei metodi di risoluzione alternativi delle controversie. Un piano che preveda necessariamente anche: la riqualificazione del personale amministrativo in essere, l’assunzione di nuovo personale amministrativo e la rideterminazione delle piante organiche dei magistrati; il potenziamento delle dotazioni e degli strumenti, anche informatici; la gestione manageriale dei Tribunali; la riqualificazione delle sedi giudiziarie così da renderle più facilmente accessibili, più funzionali, anche sotto il profilo delle nuove tecnologie, e ad alta efficienza energetica.

Si tratta – conclude il Presidente De Angelis – di proposte che si pongono in continuità con la “proposta Aiga per una maggiore efficienza della giustizia” presentata in occasione della I Conferenza sull’Ordinamento Giudiziario tenutasi a Parma nel maggio 2014”.